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Un noir dal ritmo incalzante, strutturato con un montaggio quasi cinematografico: sembra una tranquilla giornata di primavera a Parigi, che si sveglia tappezzata di manifesti inneggianti alla rivolta. Manifesti con una scritta terribile: "Ammazzate un bastardo". Sembra uno dei tanti messaggi da strapazzo, invece l'insurrezione scoppia davvero e si estende a macchia d'olio, in un susseguirsi di azioni spontanee. Il gruppo che la scatena si ispira apertamente all'atto surrealista più semplice evocato da Andre Breton: "Scendere in strada con il revolver in pugno e sparare a caso nella folla". Le indagini della polizia seguono a fatica le mosse dell'organizzazione, strutturata in piccole cellule autonome. L'uccisione del senatore Anet conduce l'ispettore Maistre sulle tracce dei sovversivi. Affrontando il caso, però, sprofonda nei dubbi; cercando di capire, si mette in discussione. Sarà Virginia Slapski, una giovane e sovversiva artista d'avanguardia, a cambiargli la vita per sempre...